19 Mag Ok ai Matrimoni 2021: le nuove proposte del governo per un perfetto wedding party
19 Maggio 2021

Dopo questo lungo periodo di chiusure e di attesa, qualcosa si è sbloccato. Le coppie in procinto di sposarsi nei prossimi giorni possono finalmente avere risposte alle loro mille domande.
L’ultima parola spetterà al Comitato tecnico scientifico, che modulerà le indicazioni a seconda che le feste si svolgano al chiuso o all’aperto.
Secondo quanto emerso dal nuovo Decreto Covid, dal 15 giugno i matrimoni potranno ripartire, comprese le feste dopo cerimonie civili e religiose, anche al chiuso. Ai partecipanti è però richiesto il green pass, ovvero la “certificazione verde” che testimonia l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o un tampone negativo nelle 48 ore precedenti.
Per quanto riguarda il numero di partecipanti, non c’è ancora certezza, l’ipotesi è che sarà il Comitato Tecnico Scientifico a dare indicazione sul numero massimo di partecipanti alle cerimonie, a seconda che le feste si svolgano al chiuso o all’aperto (come già accade per il settore dello spettacolo).
Vanno sempre privilegiati gli spazi all’aperto ed è necessario assicurare la sanificazione degli ambienti interni e delle attrezzature prima di ogni utilizzo. Tutti gli ospiti dovranno utilizzare sempre la mascherina al chiuso, quando non sono seduti al tavolo, e all’aperto, qualora non sia possibile rispettare la distanza di un metro.
Quello del wedding è il primo settore che sperimenta il pass, già in vigore per gli spostamenti tra le regioni italiane di colore differente.
Tutti dovranno esserne muniti al fine di dimostrare le seguenti condizioni:
• essere stato vaccinato contro il Covid-19;
• aver ottenuto un risultato negativo dopo il test;
• essere completamente guariti dopo il contagio dal SARS-CoV-2.
Il green pass avrà validità di 6 mesi

Come ottenere il green pass
Per i vaccinati sarà sufficiente essere in possesso della “certificazione di avvenuta vaccinazione”, rilasciata una volta completato il ciclo previsto, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria di competenza.
I guariti dovranno essere in possesso della “certificazione di avvenuta guarigione” rilasciata, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19. Per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. La certificazione cessa di avere validità qualora, nel periodo di vigenza semestrale, l’interessato venga identificato come caso accertato positivo.
Chi si sottopone ad un test antigenico, salivare o molecolare dovrà fornire la “certificazione verde di effettuazione test”. Ha una validità di 48 ore dall’esecuzione del test ed è prodotta, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate o accreditate e dalle farmacie che svolgono i test. Anche i bambini con età superiore ai 2 anni dovranno essere sottoposti al tampone entro le 48 ore precedenti alla cerimonia.
La scelta più rapida e funzionale è quella del test antigenico, sia dal punto di vista delle tempistiche che del costo (dai 20 ai 30 €).

ALTRE MISURE PREVISTE
Covid manager
Il decreto approvato dal governo, al fine di garantire il rispetto del protocollo da parte di ospiti e lavoratori, prevede che, nel caso di matrimoni con almeno 50 persone, gli organizzatori individuino un “Covid manager” che vigili sul rispetto delle norme anti Covid. Una figura professionale che si preannuncia essere non solo fondamentale ma anche molto richiesta.
Nei giorni precedenti all’evento dovrà occuparsi di informare sposi e invitati di tutte le misure da mantenere durante l’evento.
Durante il matrimonio dovrà verificare il rispetto del protocollo da parte degli ospiti e dei lavoratori della struttura, evitando assembramenti e verificando che le mascherine siano sempre indossate quando previsto. Dovrà essere affiancato da personale di supporto: il rapporto tra addetti al controllo e ospiti non dovrà essere inferiore a 1 ogni 50 ospiti.
Dopo l’evento invece, sarà responsabile della “tracciabilità” degli invitati, cioè dovrà avere a disposizione una lista dei partecipanti, per un periodo di 14 giorni, nel caso si dovessero verificare delle positività al fine di favorire il tracciamento; se qualcuno si dovesse ammalare scatterebbe la quarantena obbligatoria per tutti i presenti.
Banchetti e Buffet
Sono previste rigide regole che prevedono che la distanza tra i tavoli sia di almeno 2 metri l’uno dall’altro. A servire dovrà essere del personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto, e con l’obbligo di indossare la mascherina. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose.
La distribuzione del cibo dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti. Dovranno inoltre essere valutate idonee misure, come segnaletica a terra o barriere, per garantire il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro durante la fila per l’accesso al buffet.
Musica e intrattenimento
Anche in merito alla musica e al ballo, il protocollo include regole ferree. I gruppi musicali dovranno distanziarsi dal pubblico di almeno 3 metri, qualora non provvisti di barriere anti-droplet in prossimità del microfono. I balli sono consentiti solo in spazi all’aperto, e comunque con una distanza degli invitati l’uno dall’altro, ognuno su una superficie di 1,2 metri quadri. In spazi interni potranno essere organizzati solo in zona bianca. In tal caso dovrà essere garantita all’interno una superficie pari a 2 metri quadri a persona, potenziando il ricambio d’aria dei locali.
Naturalmente non ci si può scambiare il microfono e si deve rinunciare all’usanza che sposo e sposa cantino una canzone per l’amato.
Bomboniere
Le bomboniere non potranno essere poste sui tavoli, ma dovranno essere consegnate direttamente dagli sposi ad ogni invitato, dopo essersi igienizzati le mani.
Per ulteriori approfondimenti in merito alla conferma delle disposizioni e l’eventuale introduzione di nuove misure, restiamo comunque in attesa della pubblicazione del DPCM ufficiale da parte del Governo.
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